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  • Armageddon, determinismo e rabbia
  • di
  • Gordon Duff
  •  (da:  “New Eastern Outlook  del 17.02.20)
  • Gli analisti applicano le teorie per interpretare gli eventi, prevedere, influenzare e persino avvertire. Dietro questo c'è il “determinismo”, la teoria secondo cui tutti gli eventi sono inesorabili, ovvero risultato di cause indipendenti dalla razionalità umana.  I deterministi dominano il nostro secolo, ci crogioliamo nella loro arroganza e ignoranza. Quando le loro teorie sono fallimentari ecco trasformarle tramite un nuovo algoritmo applicato a dati falsi e la conseguenza catastrofica, sebbene inesorabile per il razionalista, scompare nella susseguente teoria deterministica, quella del negazionismo.

 

 

  • Mentre entriamo nel febbraio 2020, le tensioni, l'odio, la rabbia possono essere avvertite in tutto il mondo. Per la maggior parte, se non per tutti i mammiferi senzienti, l'idea di governi e istituzioni come attori primari etici è finita. Regnano il brigantaggio, l'ipocrisia e l'edonismo.  I negazionisti di Washington hanno il compito di prolungare la caduta dell'impero americano. I deterministi vedono i colpi di grazia e li chiamano "tendenze".  I razionalisti, se esistessero, offrirebbero una visione diversa. Potrebbero anche postulare che i pazzi criminali hanno preso il controllo dell'asilo e tutto il resto che rimarrebbe da fare sarebbe allacciarsi le cinture e godersi il viaggio.
  • Faremo alcuni esempi, ma il vero problema è controllare la rabbia. Dopotutto, siamo solo civili e pazienti quanto i nostri cervelli rettiliani consentono, schermati e racchiusi in una struttura di leggi, di religioni ed in una narrazione che parla di fiducia nelle istituzioni ma in realtà ci annega di rabbia.
  • La Siria fornisce diversi esempi. Giorni fa, i quartieri residenziali di Damasco sono stati attaccati da missili da parte di Israele. Gli uffici di VT (Veterans Today, N.d.R) son stati quasi colpiti. Non ci sono strutture militari nelle vicinanze. L'attacco, contro uno dei migliori sistemi di difesa aerea del mondo, è stato eseguito con lanci di missili aria-superficie coprendosi in rotta con un aereo passeggeri civile russo diretto originariamente all'aeroporto di Damasco con 172 passeggeri a bordo. 
    Questa non è la prima volta che è stato fatto. Dalla BBC, 18 settembre 2018: “La Russia ha affermato che la Siria ha abbattuto uno dei suoi aerei militari, ma ha incolpato della morte dei 15 membri del personale a bordo Israele. Il ministero della difesa ha detto che i jet israeliani  si son messi in copertura radar sulla rotta dell'aereo IL-20 gabbando i sistemi di difesa aerea siriani lunedì dopo aver omesso di dare a Mosca sufficiente avvertimento dell'attacco su obiettivi siriani. L'IL-20 è scomparso dal radar alle 23:00 ora locale (20:00 GMT). La Israel Defence Force (IDF) ha espresso 'dolore' per le morti." 
  • L'attacco israeliano più recente, nessun iraniano immaginario vivente in questo quartiere operaio di Damasco, ha distrutto negozi e residenze, fatti ovviamente non riportati dalla stampa occidentale.   Da RT: "L'A320 è atterrato "al più vicino aeroporto alternativo", ha affermato il ministero. Ha anche affermato che l'attacco a sorpresa ha avuto luogo intorno alle 2:00 ora locale, con quattro F-16 israeliani che hanno sparato almeno otto missili aria-superficie dall'esterno dello spazio aereo siriano.  Tel Aviv è perfettamente consapevole delle rotte di volo civili e dell'attività aerea intorno a Damasco, giorno e notte, e tali missioni spericolate dimostrano che agli strateghi israeliani non potrebbe interessare di meno le possibili vittime civili, ha detto il portavoce del Ministero della Difesa, il generale Igor Konashenkov”.
  • La Russia ha avuto una grande pazienza con Israele per molto tempo e la lingua usata dal generale Konashenkov è un netto cambiamento rispetto al passato. Israele, ovviamente, si nasconde dietro il potere degli Stati Uniti, agendo impunemente e dimostrando sfrenato gangsterismo e bullismo, puro comportamento da asilo infantile fino a quando mancheranno reazioni adeguate.  Con la politica americana stabilita dall'ex direttore della CIA Michael Pompeo, nella migliore delle ipotesi una figura lugubre, tanto rospo quanto altera, rimane in piedi solo la Russia. Israele sta implorando uno attacco di rappresaglia dalla Russia che porterebbe a un rischio molto elevato di guerra. 
    Come accade quasi quotidianamente per coloro che guardano eventi internazionali, perché è sempre lasciato alla Russia di essere diplomatica e sensibile di fronte all'arroganza e alla brutalità che si intensifica quasi ogni ora?
  • Passiamo quindi alle indagini OPCW rilasciate il 7 febbraio 2020 sulla questione delle “armi chimiche-elmetti bianchi” in Siria. Come molti potrebbero sapere, se la stampa occidentale non fosse totalmente censurata, gli Stati Uniti e gli "alleati della coalizione" hanno attaccato la Siria e sanzionato la Siria e la Russia basandosi, inizialmente, sui post di Facebook di al-Qaeda, e successivamente da uno studio dell'OPCW.  Quello "studio", basato su congetture, false testimonianze e un processo forense distorto, è stato "cancellato", un delizioso termine americano, da parte di informatori.  Una serie di documenti ha rivelato una cospirazione dell'OPCW per falsificare un'indagine contro la Siria e la Russia. Quindi, naturalmente, abbiamo le indagini russe, rese possibili dopo che l'esercito arabo siriano ha liberato aree relative ai presunti attacchi dall'occupazione  terroristica.  Si son fatti avanti i testimoni, quelli inclusi nei falsi film sugli attacchi di gas, citando la collusione degli elmetti bianchi con le agenzie di intelligence occidentali e i loro alleati di al Qaeda, onde mettere in scena attacchi chimici del tutto falsi.  È stato anche rivelato in questa indagine, che ha considerato presunte vittime, i nomi del personale medico che presumibilmente li ha curati e 40 membri dell'organizzazione White Helmets che hanno organizzato i falsi attacchi,  attacchi denunciati all'Aja per testimoniare davanti all'ICC.  Tuttavia, nonostante il diluvio schiacciante di fatti smententi, l'OPCW ha ora scelto di tradire la realtà stessa, affermando che non si poteva fidare di nessun informatore, anche se la documentazione fornita a dimostrazione delle accuse  a discapito risulta autentica.  Quindi, procedendo in tal modo, l'OPCW ha ora spinto una superpotenza nucleare in un angolo, essenzialmente maltrattando il "ragazzo più duro del blocco" e credendo che la loro volontà ingannatoria non avrebbe comportato conseguenze rilevanti.  Ciò che naturalmente è "là fuori"... ormai in evidenza... è la costatazione che l'OPCW, gli “elmetti bianchi” e quelli che li aiutano, sono non solo sostenitori del terrorismo, ma direttamente colpevoli di aiuto materiale a gruppi terroristici.  Ciò, ovviamente, aprirebbe la loro iscrizione nella lista nera per punizione, se si potesse utilizzare la stessa base giuridica stabilita dagli Stati Uniti. Ad esempio: se la Russia dovesse commettere il tipo di errori di "danno collaterale" che gli Stati Uniti hanno commesso nel solo Pakistan, 30.000 civili innocenti (e questo usando i dati forniti dagli esperti militari e dal Primo Ministro Imran Khan), potrebbero ben morire "in modo accettabile"...
  • Conclusione
  • L'America è come un bambino che spinge i suoi genitori, rompendo le finestre, uccidendo il cane di famiglia, bruciando la casa di un vicino senza aspettarsi conseguenze. La verità è che l'ordine mondiale, come si è sviluppato nell'era postbellica, ha favorito esattamente questa mentalità, vista da un razionalista come "libero arbitrio" distorto da un tocco di schizofrenia. Sostenere i deterministi comporta la dissoluzione delle istituzioni e produce l'irrilevanza del "nuovo pensiero" basato sul relativismo morale.  Ormai molto dietro il relativismo morale c'è il concetto di giustizia e punizione.  A Washington, nessuno crede ancora che la danza finirà.   Ma alla fine, una cosa è chiara, nessuno rimarrà per spiegare tutto questo pasticcio ai deterministi, che ovviamente saranno tutti morti.
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  • Gordon Duff, consulente per problemi di sicurezza, è un veterano di combattimenti marini della guerra del Vietnam ed ha lavorato per decenni in favore dei veterani e su problemi di prigionia.  È redattore senior e presidente del consiglio di amministrazione di “Veterans Today” e scrive anche per la rivista online “NEO, New Eastern Outlook